venerdì 24 settembre 2010

IL FENOMENO DISCOUNT
Storia e percorsi evolutivi del Discount in Italia

Il libro di Mauro Loy ci offre un interessante quadro d'insieme sull'origine, la diffusione e il consolidamento dei discount a partire dagli anni della ricostruzione postbellica in Germania, passando per le prime esperienze compiute nel nostro Paese all'inizio degli anni '90, fino al momento attuale.
Abbiamo così la possibilità di ripercorrere le tappe evolutive di una formula che - pur rimanendo fedele alla sua ''filosofia'' di base fatta di assortimento limitato, attenzione tutta focalizzata su costi, prezzi bassi, standardizzazione delle procedure di lavoro - ha saputo adeguarsi e proporre nuove declinazioni d'offerta in funzione dei diversi contesti di mercato e dei cambiamenti nei consumi e negli stili di vita.
Ci viene proposta la descrizione di una ''filosofia imprenditoriale'' originale - quella di ALDI - che della coerenza ha fatto un cardine gestionale: dalle caratteristiche strutturali dei punti vendita, all'assortimento limitato, dalla presenza di staff direzionali ridotti e concentrati sugli acquisti e sulle vendite, alla sobrietà dello stile aziendale, dalla ossessiva attenzione ai costi, alla rinuncia agli ''eccessi tecnologici'', fino alla definizione di un modello operativo che impone che non ci sia ''nessuna invenzione'' nel lavoro, ma ''la ripetizione ossessiva di percorsi, azioni, attività studiate e programmate per garantire il minor costo delle operazioni".
La considerazione di Mauro Loy è che il primo successo della formula derivi proprio dall'aver saputo perfettamente coniugare la propria filosofia aziendale alla contingenza economica della Germania del dopoguerra. E' illuminante a questo proposito (anche se va calata in quel contesto storico) una frase attribuita alla madre dei fondatori di ALDI: "quando la gente va male, per noi va bene!". Ma, allo stesso tempo, il successo dei decenni successivi deriva dalla capacità di far evolvere la ''formula'' ALDI e di accompagnare la crescita dell'economia e della società tedesca, restando fedele allo spirito originario.
Interessante è poi la parte del lavoro dedicata all'arrivo della formula discount in Italia con l'apertura, nel 1992 a Verona, del primo punto vendita LIDL.
Dagli iniziali momenti di scetticismo sulla formula si è arrivati, nel giro di pochi anni, al proliferare di insegne discount dei gruppi più diversi, molti dei quali hanno finito ben presto col cessare l'attività perchè, spinti da un eccesso di improvvisazione, si sono dimostrati incapaci di farsi carico in modo coerente del modello gestionale e di garantire un corretto rapporto prezzo/qualità.
Negli ultimi anni il mercato ha fatto giustizia dei cattivi imitatori e, arrivati ai giorni nostri, non possiamo non riconoscere il successo della formula.
Il discount ha saputo trovare anche in Italia ''una via nazionale'' più aderente e vicina alle nostre abitudini e tradizioni mentre, nello stesso tempo, i consumatori sono diventati più consapevoli, attenti alle proposte del mercato e capace di utilizzare in modo integrato i canali per le diverse necessità di spesa.
I più recenti dati sull'andamento dei diversi canali distributivi ci confermano che nel nostro Paese il numero dei punti vendita discount e le vendite sono in costante crescita, con una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale.
Si tratta del canale che negli ultimi anni ha fatto registrare la crescita maggiore, con un parallelo aumento dei clienti.
Senza dubbio siamo di fronte ad un arricchimento dell'offerta distributiva: il libro di Loy ci aiuta a capire i motivi di questo successo.

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